Ho deciso di costruire questo filtro da applicare in acquario, per verificare la potenzialità di questo sistema che trovate descritto in 2 articoli in questo sito, 1 nella sezione “Notizie” e 1 nella sezione “Alghe”, che consiglio di leggere per ottenere informazioni più dettagliate sul principio di funzionamento.
In ogni caso questo sistema dovrebbe consentire di avere diversi benefici:
- Permette di eliminare i nutrienti in vasca, sottraendo Nitrati, Fosfati e CO2
- Incrementa l’ ossigeno disciolto nel sistema
- Produce zooplancton
- Alza il Ph e permette di stabilizzarlo
- Elimina la formazione di qualsiasi alga al di fuori del filtro.
- Eliminazione dello skimmer
Il filtro sarà posizionato in sump e formato da 2 unità, quella interna contenente il substrato per le alghe e quella esterna che illumina il substrato.
Foto 1: Ho utilizzato un pannello di PVC dal quale ho ricavato diversi pezzi per le due unità.
Foto 2: Queste sono le parti che costituiranno l’unità interna. Tutti i pezzi sono assemblati tramite viti in nylon. Nella foto in grigio chiaro è visibile il coperchio e i due scivoli per convogliare l’acqua sulla rete che fornirà il substrato per le alghe. I buchi in uno dei lati corti, è forato in basso per la fuoriuscita dell’acqua trattata.
Foto 3: Altra vista dei pezzi necessari per l’unità interna. Il pezzo in plexiglass è il supporto della rete su cui crescerà il Turf.
Foto 4: I tre lati assemblati dell’unità interna con i supporti che sosterranno gli scivoli di convogliamento dell’acqua sulla griglia.
Foto 5: L’unità interna assemblata con gli scivoli che sono solo incastrati con due perni per una più semplice rimozione per le operazioni di manutenzione.
Foto 6: L’unità interna con il supporto e la rete collocata nel suo posto, sopra la quale scorrerà l’acqua di caduta.
Foto 7: Dettaglio di aggancio del supporto della rete. Questo è semplicemente appoggiato in due sedi predisposte alla sommità dei lati corti per permettere la rimozione tramite sollevamento, quando sarà necessario rimuovere le alghe.
Foto 8: Vista dall’alto dell’unità interna completa di tutto ad esclusione del coperchio.
Foto 9: Unità interna del tutto assemblata e pronta per l’installazione in sump.
Foto 10: Unità interna installata.
Foto 11: In questa foto è visibile l’acqua convogliata sulla sommità della rete, tramite gli scivoli in policarbonato.
Foto 12: Vista laterale dell’unità interna una volta inserita in sump.
Foto 13: Unità interna in sump con il coperchio. Ovviamente il tutto è stato realizzato concentrare l’illuminazione dell’unità esterna alla sola rete di supporto per le alghe.
Foto 14: Passiamo all’unità esterna che avrà il compito di contenere la fonte luminosa. Anche in questo caso l’assemblaggio delle parti è realizzato tutto tramite viti in nylon. Nella foto è visibile la striscia led necessaria ad illuminare il filtro e i profilati in alluminio 2cm x 1cm sui quali fisserò le strisce led.
Foto 15: Unità esterna assemblata.
Foto 16: Lato posteriore dell’unità esterna.
Foto 17: Una volta provato l’assemblaggio, ho applicato all’interno plastica bianca adesiva per incrementare la riflessione della luce. Nella foto è visibile l’assemblaggio della parte elettrica. L’illuminazione è fornita da 4 strisce led rossi adesive di 25cm ognuna, per un totale di circa 5W di potenza. Verificherò se necessità incrementare l’irradiazione luminosa dopo le prime prove, inserendo altre strisce negli spazi rimasti tra i 4 profilati di alluminio installati.
Foto 18: L’unità esterna riassemblata, con i due supporti che permetteranno di appendere l’unità esternamente alla sump. Su un lato lungo, sono applicate due prese differenti per accendere l’unità con due alimentatori diversi.
Foto 19: Vista dell’unità esterna con i fori inferiori e superiori per la ventilazione.
Foto 20: Collaudo della parte illuminante. Nella foto i led appaiono gialli, ma ovviamente è dovuto alla risposta della macchina fotografica.
Foto 21: Installazione dell’unità esterna con i collegamento dell’alimentatore da 12Volt.
Foto 22: L’impianto è completo e installato, Questa sistemazione mi ha permesso di non modificare nulla all’interno della sump. Ora dovrò tenere monitorata la superficie della rete per vedere se si formerà il Turf e il suo rateo di crescita. In vasca non ho problemi di alghe se non qualche piccola peluria in punti radi, pertanto non potrò avere un ritorno deciso sull’abbattimento di filamentose, dinoflagellati, ciano o altro ma ho un piccolo refugium dove ho Chetomorpha e Caulerpa, che potrebbero regredire se la crescita del Turf, crescerà in modo veloce.
Foto 23: Dopo 2 settimane dall’avvio, nonostante le alghe erano in evidente stato di crescita sul supporto del filtro, ho integrato alcuni led blu per aumentare l’ efficacia, sulla clorofilla A e B come indicato nell’articolo che spiega il principio di funzionamento, pubblicato sempre su questo sito. Riporto di seguito il grafico.
Qui è visibile il supporto una settimana dopo l’avvio del filtro. Le alghe cominciano a formarsi.
Qui la rete con le alghe a 2 settimane dall’avvio. Si può notare la crescita di alghe di vari tipi, dimostrato dai vari colori presenti.
La formazione delle alghe dopo 3 settimane dall’avvio del filtro ATS. E’ evidente la continua crescita algale, inoltre in alcuni punti sono presenti piccolissimi copepodi e altri minuscoli animali.
Pur essendo partito da una situazione con valori di PO4 molto bassi, (0,03 – 0,04mg/lt), dipo 3 settimane i valori sono calati e ora misuro con fotometro, un valore di 0,01mg/lt.
Supporto a 4 settimane dall’avvio.
Dopo 5 settimane il TURF ha ricoperto in gran parte la rete e aumentato lo spessore delle alghe presenti. In acqua le poche alghe presenti, sono andate gradatamente regredendo.
Dopo 6 settimane il supporto è quasi del tutto ricoperto, inoltre lo spessore di alghe si è notevolmente inspessito nella zona della rete, non sommersa, questo conferma quanto sia importante per un maggior rendimento, del filtro, tenere la rete fuori dall’acqua dove scorra l’acqua.
Procedo alla pulizia del supporto, visto che aumentando lo spessore, la luce non può più penetrare in modo efficace pertanto esiste il rischio che le alghe degli strati inferiori, muoiano, rilasciando le sostanze che hanno assorbito.
A questo punto, direi che i risultati sono ottimi pertanto ho deciso di lasciare in funzione questo sistema di filtrazione che peraltro ricalca un sistema naturale.
La vasca non presenta nessun tipo di alga e i valori di NO3 e PO4 non sono rilevabili.